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Antartide, la più alta temperatura di sempre

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Negli ultimi giorni, la massima registrata in alcuni punti del continente potrebbe essere stata più alta della minima di molte città italiane.

 

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Banchi di ghiaccio fluttuanti (e in pericolo).|ALAN J SCULLARD/VWPICS/REDUX/CONTRASTO

La punta più più a nord della Penisola Antartica è risultata, qualche giorno fa, più calda di una mattina di inizio primavera a Milano. Il 24 marzo 2015, la temperatura massima registrata presso la base argentina permanente Esperanza, nella penisola Trinidad - la parte più settentrionale del continente ghiacciato - era di 17,5 °C.

MAI COSÌ CALDO. Se la notizia riportata dal blog Weather Underground, e ripresa da molti autorevoli organi di stampa, venisse confermata dalla World Meteorological Organization (WMO), l'Organizzazione Meteorologica Mondiale delle Nazioni Unite, si tratterebbe della più alta temperatura mai registrata nell'intero continente antartico.

DUE DATI PREOCCUPANTI. Il triste primato segue di un giorno un altro simile picco di temperatura, registrato da un'altra stazione argentina: la Base Marambio, sull'isola Seymour, 100 km a sudest rispetto alla base Esperanza. Il 23 marzo, lì il termometro segnava i 17,4 °C. Entrambe le temperature, registrate curiosamente durante l'autunno antartico (e non durante l'estate), superano di oltre 2 gradi il record ufficiale di temperatura accettato per il Polo Sud: quello di 15 °C, misurato il 5 gennaio 1974 presso un'altra base, la Vanda Station (latitudine 77°S).

LE DOVUTE VERIFICHE. Affinché il nuovo record negativo sia confermato occorrerà aspettare alcuni mesi, durante i quali si verificherà che gli strumenti utilizzati nelle misurazioni funzionassero correttamente, e si discuterà su quali siano i territori da includere nel termine "Antartide": se siano, cioè, tutte le terre emerse, o solo quelle situate a sud del Circolo polare antartico.

PIOVE SUL BAGNATO. La notizia arriva all'indomani di uno studio che segnala una notevole accelerazione nella fusione dei ghiacci antartici. In base alla ricerca condotta dai satelliti dell'ESA e durata 18 anni, tra il 1994 e il 2012 i ghiacci galleggianti al limitare del continente si sarebbero ridotti del 18%. Dal 2003 i ritmi della fusione sarebbero saliti a 310 km cubi di ghiacci spariti ogni anno.

 

 
 

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