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Considerazioni, Nomi e Lingue del S.O.S.J.J.

Il . Inserito in Storia

Premessa:

A causa della “perdita” dell'isola di Malta, Gozo e Comino da parte dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, meglio conosciuti appunto come Cavalieri di Malta, a favore dei Francesi di Napoleone Bonaparte (1798), “tecnicamente” il Sovrano Ordine fu sciolto in tale occasione, tranne nella continuazione storica dei 400 cavalieri che, recandosi a San Pietroburgo per trovare rifugio presso la corte dello Zar Paolo 1° (che aveva già accettato la protezione del Sovrano Ordine), continuarono la loro attività in Russia.

 

 

Infatti avevano perso il territorio, pur con l'onore delle armi e senza combattere, il governo e la popolazione!  Per cui solo lo zar, quale protettore, avrebbe potuto limitare lo strapotere militare dei francesi e consentire ai Cavalieri di mantenere una certa “Sovranità”, che in pratica era stata persa. La Santa Sede non era in condizione di poter assolutamente dare rifugio a nessuno, essendo la stessa “occupata” con il Santo Padre nelle mani di Napoleone. Successivamente poi, sotto il profilo strettamente giuridico-nobiliare del tempo, l'elevazione dello stesso zar Paolo 1° a Gran Maestro, riportava, in capo al Principe Sovrano, il diritto appunto di indipendenza e di “Sovranità” dell’Ordine che era stato dato nel 1113 da Papa Pasquale II°. Comunque questi fatti accadevano oltre 200 anni fa: Napoleone “esilia” Papa Pio VI°, mentre dopo Papa Pio VII° cerca di far restituire l'isola di Malta ai Cavalieri, detenuta dagli Inglesi, costituendo nel 1803 lo SMOM, dopo la morte dello zar, senza successo. Quindi il nuovo “Ordine di Malta“  Cattolico, tra alti e bassi fino alla concessione di Papa Leone XIII° di poter eleggere nuovamente un Gran Maestro (1879), non ebbe molta considerazione se non negli ambienti nobiliari vicini alla Santa Chiesa; mentre l'antico “erede” dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme rimasto in terra Russa, Cristiano Ortodosso, visse le sorti degli zar fino al 1917. Sono già stati scritti molti libri ed altri articoli in materia in questi 200 anni, ma, specialmente attraverso internet nel corso di questi ultimi tempi ed in lingua italiana, diciamo  certamente almeno da una trentina, una certa informazione ha identificato il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, cavalieri che furono a Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, (cioè i primi Cavalieri di Gerusalemme dell’anno 1000 che valorosamente combatterono in terra Santa per riprendere la città ed i luoghi sacri ai cristiani, quindi “crociati”, nel 1099) solo ed esclusivamente con lo S.M.O.M. (Sovrano Militare Ordine di Malta). Specialmente chi scrive o recepisce recensioni su Google e quindi su Wikipedia (indicizzazioni di informazioni informatiche), alcune inopportune “assimilazioni” vengono veicolate come “oro colato”, ovvero quali “dati certi e corretti”: tale situazione, come nel caso specifico dei “Cavalieri detti di Malta”, non è assolutamente reale né accettabile!

Infatti non ci risulta che ci sia “UN SOLO” erede dei Cavalieri Gerusolemmitani, e nemmeno i cinque dell’Alliance [Alleanza degli Ordini di San Giovanni di Gerusalemme, costituitasi nel 1961 tra: il Johanniterorden (Balley Brandenburg des Ritterlichen Ordens Sankt Johannis vom Spital zu Jerusalem o il “Baliaggio di Brandeburgo dell’Ordine di San Giovanni dell’Ospedale di Gerusalemme”) con base in Germania; il Venerabile Ordine di San Giovanni, con base nel Regno Unito; il Johanniter Orde, con base nei Paesi Bassi; il Johanniterorden di Sverige, con base in Svezia. Soltanto nel 1963, allo S.M.O.M., viene concesso di potervi aderire e ne venne incorporato]; ovvero le capitanerie non tedesche affiliate al Baliaggio di Brandeburgo, il Johanniter Ridderskapet i Finland, con base in Finlandia; l’Association des Chevaliers de St. Jean, con base in Francia; il Kommende der Johanniterritter in der Schweiz, con base in Svizzera; il Johannita Rend Magyar Tagozata, con base in Ungheria, per non parlare delle realtà esistenti in  Russia, America, Canadà, Malta, Italia, Spagna, Romania, etc. In pratica attualmente si contano circa 180 realtà Giovannite (più o meno legittime) sparse in tutto il mondo di cui, certamente almeno una ventina, mantengono i diritti di “eredità”, forse pari, se non anche maggiori, dei gruppi costituiti DOPO il 1798, od addirittura DOPO il 1802 (Trattato di Amiens)! Pur non di meno, bisogna riconoscere che il Sovrano Militare Ordine di Malta ha operato in maniera esemplare nella storia del 900, riuscendo a riportare alla notorietà i valori iniziali della difesa ai deboli, dell'aiuto ai poveri e dell'assistenza ai malati. Come è altresì pacifico che lo SMOM, sebbene costituito nel 1803 solo con una dozzina di Cavalieri italiani, appunto nel corso degli ultimi 30 anni, ha fatto passi da gigante (nella diplomazia, nella sanità, nel sociale, etc.), sia per la dipendenza ecclesiale (vedi sentenza del Tribunale Cardinalizio del 24 gennaio 1953, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del Vaticano, “Acta Apostolicae Sedis” del 15 novembre 1953), sia per il successivo accoglimento” dell'ordine all'ONU quale “osservatore”!

In ogni caso quì è opportuno parlare delle parti generali, per determinare le virtù, l’importanza ed i caratteri di ciò che può significare essere un Cavaliere, ed oggi, in un Ordine con una Storia di oltre 960 anni!

 

 

I nomi del primo Ordine “Crociato” di Gerusalemme, identificati dalla Croce “ottagonale”:

 

 

I motivi principali delle variazioni dei nomi sia del Sovrano Ordine che dei suoi Cavalieri, sono stati quelli di adeguarli ai luoghi territoriali. Come abbiamo visto nella premessa, sono diverse le realtà, e quindi le “organizzazioni” che oggi si possono fregiare di essere “eredi” di ciò che furono i Cavalieri Gerusolemmitani, conosciuti per la “Croce delle 8 Beatitudini”.

In primo luogo bisogna evidenziare il luogo ed il periodo di istituzione dell’Ordine. Il Muristan (in Ebraico םוריסטן, dal persiano بیمارستان, bimaristan, "ospedale", o تيمارِسْتان, timaristan, manicomio) è una grande area quadrata di strade, piazze, negozi e laboratori di artigianato nel quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme. E’ pervenuta una menzione storica relativa al Muristan del 600 dell'abate Probus, il quale parla della costruzione di un ospedale, commissionata dal Papa Gregorio I, in Gerusalemme. Nel 1005, l'Imām fatimide al-Hākim distrusse l'ostello; nel 1023 dei mercanti da Amalfi e Salerno ebbero il permesso dall'Imām fatimide d'Egitto al-Zāhir (1021-1036) di ricostruire l'ospizio di Gerusalemme, che fu edificato sul luogo del monastero di San Giovanni l'Elemosiniere, e che era servita da monaci benedettini che offrivano ospitalita e cure ai pellegrini cristiani che viaggiavano in Terra Santa.

Come seconda analisi NON si può assolutamente determinare una “supremazia di Credo” rispetto ad un’altra, cioè la branca della Chiesa Ortodossa o quella della Chiesa Anglicana è assolutamente identica a quelle organizzazioni della Chiesa Protestante o della Chiesa Cattolica. Nelle crociate i Cavalieri difendevano i loro ideali, i propri valori e principalmente il Cristianesimo; ora la storia rammenta il tentativo di riunire l’Ordine in un progetto ecumenico, questo avvenne dal 1799 in San Pietroburgo, con il Gran Maestro lo zar Paolo 1°, dove nel palazzo di Malta, furono allestite 2 chiese: una ortodossa, l’altra cattolica.

Quindi ritornando ai nomi, prima di ogni altra cosa deve essere identificata la Sovranità (data nel 1113 e mai persa, grazie allo zar), poi NON si può identificare assolutamente altro se non Ordine, (infatti dire ospedaliero, religioso o militare equivale a indicare per esempio assistenziale, filantropico, ecumenico, etc., tutte prerogative e qualità, ma non certo l’essenza che fu data con la Bolla appunto del 1113!

Successivamente non si può indicare altro se non la dedicazione al “Santo Protettore”, al “Sovrano” istitutore ovvero al “Papa” al quale viene intitolato, secondo i costumi e la consuetudine dell’epoca, in questo caso a San Giovanni (l’elemosiniere) dalla denominazione del monastero. Conseguentemente, con la evidenziazione del luogo di “Costituzione” o della territorialità, cioè Gerusalemme, si può affermare la completezza della denominazione: Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme!

Si può completare così il “nome” con l’indicazione dei principali luoghi di “transito” o di “Sovranità territoriale”, per meglio dire i membri possono acquisire una specifica denominazione, specialmente per evidenziare anche il “tempo”: Cavalieri di Cipro (1291-1309), Rodi (1308/10-1523), Malta (1530-1798), San Pietroburgo (1798-1917). Pertanto la più corretta denominazione di questa novecentesca “organizzazione” sembrerebbe essere:

Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cavalieri di Cipro, Rodi, Malta, San Pietroburgo.

Un’ultima considerazione in materia: vi sono informazioni di “registrazioni di marchi”, “nomi”, come “richieste di brevetti”, “copywriter o copyriter”, etc., sia appunto per la denominazione dell’Ordine, che della Croce bizzantina delle otto beatitudini, detta amalfitana e maltese e via discorrendo. Ma una domanda sorge spontanea: quali diritti dell’umanità possono essere degli uni e quali degli altri? Quali sarebbero i valori dei Cavalieri di San Giovanni, che hanno combattuto in nome della Fede e della Giustizia e che sono morti in battaglia, che hanno donato all’uomo in 9 secoli e che oggi un singolo gruppo pretenderebbe di appropriarsi? Chi avrebbe determinato questo “lascito, eredità”, di cui soltanto alcuni furbastri si vorrebbero impossessare?

 

Venerande lingue del:  Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme

Cavalieri di Cipro, Cavalieri di Rodi, Cavalieri di Malta, Cavalieri di San Pietroburgo

Non si hanno informazioni storiche precise circa la istituzione delle "lingue" del S.O.S.J.J., infatti in Terrasanta giungevano pellegrini da tutti gli Stati europei come pure i “militari crociati”, Un dato certo è stato però tramandato, nel 1319 a Montpellier, il Capitolo generale del Sovrano Ordine, determina la organizzazione dei Cavalieri di San Giovanni in 7 “Lingue” omogenee. Poi, nel 1462, è costituita l’ottava Lingua, quella di Castiglia, che con il Portogallo si era separata dalla Lingua d’Aragona:

Ogni lingua aveva a capo o piliero, un dignitario preposto al compito di comandante che aveva differenti denominazioni a seconda dell'area: gran commendatore in Provenza, gran maresciallo in Alvernia, grand'ospedaliere in Francia, grand'ammiraglio in Italia, gran conservatore in Aragona, tureo nella lingua anglo-bavara, il gran balio in Alemagna, il cancelliere o vicecancelliere in Castiglia o Portogallo.

Ciascuna Lingua, prima a Rodi e poi a Malta, disponeva di un “auberge” o albergo: un edificio comune che serviva da residenza, per le riunioni e per i pasti che – almeno in principio – era obbligatorio prendere in comune. Ognuna di queste comprendeva Priorati o Gran Priorati, Baliaggi e Commende Tra queste si distinguevano per le aree di maggior rilievo le "commende magistrali", ovvero quelle che spettavano direttamente alla giurisdizione del gran maestro dell'ordine, il quale poteva disporne a proprio piacimento, trattenendole per sé o di rado concedendole ad altri.

Persa l’isola di Malta e quindi l’UNITA’ del Sovrano Ordine, stante che oggi, con la globalizzazione culturale, sociale e dei sistemi informativi, si potrebbero conoscere un alto numero di lingue, per mantenere altresì invariata la tradizione ed i simboli del Sovrano Ordine, il Consiglio Magistrale del S.O.S.J.J. ha deliberato di “adottare” le seguenti “lingue”:

Lingua di Spagna; Lingua di Francia; Lingua di Russia *; Lingua di Italia; 

Lingua di Germania; Lingua di Inghilterra; Lingua di Portogallo; Lingua di Cina *.